Articolo originariamente pubblicato su BUSCADERO, mensile di informazione rock di Giugno 2023
Ritengo che tutti i Buscaderiani DOC si siano recati molte volte in pellegrinaggio a Chiari, non per le bellezze dell’amena cittadina Bresciana; ma per assistere a qualcuno dei 3oo concerti, tutti di artisti internazionali elogiati dal Buscadero, che Maurizio Mazzotti ha organizzato con passione ed amore a partire dalla fine del millennio precedente, inizialmente insieme al fratello Franco Mazzotti purtroppo mancato da pochi anni. Maurizio è mio amico da molti anni e gode ovviamente dell’amicizia e stima di Paolo Carù; il Buscadero è da sempre sponsor dell’attività concertistica di Chiari; per cui ho deciso che sarebbe stato interessante fare quattro chiacchiere con lui per rivivere questa vera epopea di rock tutta Italiana, nata solo per amore della nostra musica.
Maurizio raccontami come è nato il tuo amore per il rock.
Personalmente sono stato fortunato, in quanto nella mia famiglia la musica è sempre stata presente; il primo fratello Enzo era un polistrumentista che insegnava musica ed era uno stimato chitarrista, purtroppo è morto a soli 24 anni. L’altro fratello Franco ha vissuto intensamente il periodo fondamentale del cambiamento sociale del ’68 e con esso l’esplosione del rock. Lo quindi ho ascoltato musica fin da piccolo; a g anni ascoltavo i 45 giri dei Rolling Stones, dei Beatles, degli Who, dei Procol Harum, ecc. Trovavo quel suono elettrizzante, appagante, già a quelletà. Crescere con Franco ha significato molto per me, sia come crescita personale che come cultore del rock. Crescendo ed affrontando tutto ciò che la vita ti presenta, la musica è sempre stata la compagna di vita, necessaria per gioire, sorridere, piangere e soffrire.
Come nacque l’idea di organizzare concerti?
L’Associazione ADMR (Diffusione Musica Rock) Chiari è nata da un’idea venuta in autostrada, a me e Franco, al ritorno un sabato mattina da una delle tante puntate da Paolo Carù. Entrambi abbiamo pensato che avremmo potuto creare un punto di riferimento importante, una sorta di tappa di un circuito di concerti rock. Chiaramente avevamo dei dubbi, pero tanto entusiasmo e cultura rock. Era Ottobre 1996, da li abbiamo iniziato ad organizzarci, buttandoci in un mondo che non era nostro ma che Ci stimolava moltissimo. Ci aiutò l’amicizia con il grande Carlo Carlini, che ricordo con immenso affetto, perché con lui siamo cresciuti facendoci un nome, grazie a molti artisti da lui portati in Italia. Ora ADMR è uno dei più longevi organizzatori di concerti. Purtroppo la situazione è peggiorata, molti locali che ospitavano i nostri concerti hanno chiuso, in buona sostanza siamo rimasti in pochi, quelli che hanno creato, come noi, un punto di ritrovo per appassionati del rock. Per noi, poi, I’idea di creare la radio è stato un’ulteriore impulso alla divulgazione di cultura musicale rock, proponendo 24 ore al giorno di musica che difficilmente si ascolta in Italia, grazie anche all’apporto di collaboratori appassionati.
Gioie e dolori di questa venticinquennale esperienza di organizzatori di concerti?
Le gioie sono legate alla coesione all’interno dell’Associazione, agli eventi e alla radio che ci dà l’opportunità di realizzare degli showcase (35 persone) con un rapporto intimo con l’artista, abbiamo avuto SID Griffin, Grayson Capps, Andy White, Giorgio Cordini, Enrico Bollero, Bobby Solo, Wil Sexton e il 3 Giugno anche Franco Mussida.
Dolori? ll grande dolore è quello di aver perso il fratello Franco che con me ha dato vita a tutto questo, un dolore che si rinnova ogni giorno. A nome dell’Associazione devo ringraziare il direttivo: Pozzi, Calvetti, Landriani, Rebecchi, Zani, Nellini e i collaboratori che, da anni, contribuiscono alla sua crescita costante.
Fammi un flash sui concerti organizzati dall’ADMR e sui principali artisti che vi hanno partecipato.
Sono ormai quasi 300 i concerti realizzati da quel 25 Gennaio 1997, ad oggi. Ricordarli tutti è impossibile ma ci sono degli eventi che non si possono dimenticare, sia per importanza dell’evento stesso che per una serie di motivazioni che ha reso quella sera davvero speciale. Ne ricordo alcuni: Bruce Cockburn, Willy DeVille, Procol Harum, Colosseum, John Mayall, Steve Earle, Flaco Jimenez, Cowboy Junkies, Waterboys, Eric Bibb, Gov’t Mule, George Thorogood, Canned Heat, Greg Trooper e moltissimi altri artistı legati al Buscadero. Un legame questo da sottolineare perchè nasce prima di tutto con l’amicizia mia e di Franco con Paolo Carù, il quale, da subito, ha capito i nostri obiettivi sostenendoci, diffondendo la pubblicità dei nostri eventi, cosi come succede anche oggi. Senza questo aiuto non so se saremmo riusciti ad arrivare fin qui.
Parlami degli ambiziosi Festival Estivi di Chiari.
L’idea dei Chiari Blues Festival era nata, appunto con mio fratello Franco nel 2016 ed abbiamo iniziato nel 2017 (fu il suo primo ed ultimo in presenza). Dal primo, in cui furono presenti i Canned Heat e I Dr. Feelgood, abbiamo saltato solo l’edizione 2020 (a causa del Covid). Nelle altre edizioni sono stati presenti: John Hiatt, Mike Zito, Kenny Wayne Shepherd, Ana Popovic, Matt Schofeld, David Grissom, Eric Bibb, Thom Chacon, Fabrizio Poggi, Govt Mule, George Thorogood.
E per quanto riguarda l edizione del Festival del 2023?
Cambieremo il nome, non più Blues, ma solo Chiari Music Festival per dare uno spettro più ampio all’evento, l’edizione di quest’anno sarà di grande qualità, aprendo anche a splendide realtà italiane. Il Festival sarà diviso in 2 giorni; il 25 Giugno e il a Luglio, con 12 concerti in 2 giornate, con inizio alle ore 16 e fine alle 24 Grandi nomi e per alcuni, uniche date italiane: PFM, Hothouse Flowers, Albert Cummings, Joanne Shaw Taylor, Duke Robillard e molti altri. Nella prima giornata avremo l’onore di avere tra noi la band rock sicuramente più famosa degli ultimi 5o anni, la Premiata Forneria Marconi, il cui nome è legato ad una storica realtà artigianale di Chiari. Invito tutti a partecipare, per vivere un Festival che ha molto dei Festival di altri tempi, dove il rock riempié la nostra anima. Lasciamelo dire: “Lunga Vita all’ADMR -Il rubinetto della felicità”.
Un’ultima domanda; i 5 dischi che ti porteresti sulla Desert Island?
1. Ry Cooder – Bop Till you Drop
2. Allman Brothers Band – Live at the Fillmore
3. Camel – The Snow Goose
4. John Hiatt – Bring The Family
5. Lynyrd Skynyrd – One More From The Road