L' ADMR CHIARI MUSIC EVENTS PRESENTA LA "NO MORE BLUE NIGHT"

EVENTO POSTICIPATO AD APRILE 2024 - Chiari, Scuole Primarie, Via Lancini

No More Blue è una delle trasmissioni di ADMR Rock Web Radio ideata e condotta da Marcello Matranga, in onda ogni due giovedì dalle 9 alle 11.30. Nata con lo scopo di presentare artisti italiani lontani dai classici circuiti mainstream, spesso con distribuzioni o con label discografiche piccole e stampe in CD in quantità limitate.

A noi, ed al nostro pubblico interessa però la qualità della proposta, ed allora ecco nascere una serata come quella dello scorso anno che il 26 novembre 2022 portò sul palco ad esibirsi Eller River, Giulio Larovere Band, RAB4, Sacromud e Cheap Wine.

Una tendenza confermatasi nel Chiari Music Festival 2023 che ha visto esibirsi, accanto a celebri nomi gente come Sir Bone & The Mountain Sailors (la loro prima esibizione live!), Pitchtorch, The Country Owls, Dr. Feelgood & the Blackbillies, Andrea “Lupo” Lupi & The Trobadours, Umberto Porcaro Trio, Sir Joe Polito e Maurizio “Gnola” Glielmo con la sua band.

Insomma, cerchiamo di andare oltre la programmazione che pesca da un panorama di grandi nomi non dimenticando che l’Italia custodisce musicisti degni di nota che meritano di essere conosciuti ed apprezzati da un pubblico ben più vasto. Questa è l’idea che continuiamo a coltivare, contando sull’apporto essenziale del pubblico che ci auguriamo di vedere numeroso e curioso a questo evento che quest’anno vede quattro band esibirsi sul nostro palco per dispensare emozioni e grandi vibrazioni.

Con grandissimo orgoglio presentiamo i quattro gruppi che si esibiranno alla No More Blue Night del 16 dicembre alle scuole primarie di Chiari:

NO-MORE-BLUE-NIGHT-16-DECEMBER-2023-LIVE-CHIARI-ADMR

EVASIO MURARO

Un viaggio iniziato molti anni fa senza che il tempo trascorso sia mai riuscito ad intaccare la bravura e l’ottima capacità di scrittura che da sempre contraddistingue Evasio Muraro nel panorama musicale italiano. Una carriera iniziata in duo come Double Coffee, sbocciata con i Settore Out, una delle band migliori di tutto il vasto mondo del rock indigeno, capace di contrassegnare con due soli album pubblicati negli anni Novanta, specie con il bellissimo Il Rumore delle Idee (un terzo, lo splendido fANTASMI uscirà postumo solo nel 2021), l’approdo ai Flamingo prima ed ai Groovers poi di Michele Anelli.

Nel 2000 il debutto come solista con Passi seguito nel 2002 da Canti di lavoro della Lombardia, lavoro di recupero di brani popolari in collaborazione con l’associazione Il Levante di Melegnano. La produzione in questo periodo di bel due dischi del Coro delle Mondine di Melegnano. Si dedica poi recupero di canzoni della resistenza assieme a Michele Anelli pubblica l’album Festa d’aprile nel 2006 che vede ospite Marino Severini dei Gang.

Nel 2007 ecco arrivare Siamo Ribelli. Passano un paio di anni ed insieme a Paolo Montanari, Michele Anelli e Francesco Marchetti pubblica Nome di battaglia: ribelli! – Viva! Canti di lotta e canti di resistenza. Sempre nel 2009 esce Canzoni per Uomini di Latta che riaccende i fari su Muraro come solista, tanto da rinvigorire la sua vena di scrittore portandolo a pubblicare nel 2010 lo splendido O Tutto o l’Amore che viene consacrato fra le uscite migliori dell’anno, avvalendosi anche della collaborazione di Fidel Fogaroli (Verdena), Maurizio Glielmo e Daniele Denti.

Nel 2013 esce Scontro Tempo un album importante nella discografia di Muraro. Da una parte grazie alle canzoni (ne cito qualcuna come Infinito Viaggio, Il Mondo Dimentica, Contiene il Cielo, Puzzo di Fame), dall’altra i musicisti i Gobar con Cristina Gambalonga, Renato Pacchioni e Paolo Ronchetti (che dovrebbe pubblicare il suo primo album solo, si spera a breve). Poi i FaNs ovvero Lorenzo Rota, Fabio “Roots Highway” Cerbone, Cucu e Cesare Bernasconi. Gianni Del Savio voce narrante in Contiene Il Cielo, Michele Anelli e Chris Ekman (The Walkabouts) che producono l’album insieme allo stesso Muraro. E che dire del booklet incluso, un vero gioiellino ad opera di colui che considero uno dei migliori narratori musicali di questo nostro paese, oltre che essere fonte inesauribile di scoperte letterarie, ovvero Marco Denti. Booklet che si fregia delle bellissime immagini catturate da Elena Barusco, Donata Ricci e Michele Casiraghi. Eppure, a dispetto di un disco tanto riuscito la carriera solista di Evasio si ferma, e per avere segnali nuovi bisogna attendere un decennio.

Oggi è tempo di questo Non Rientro, ed è tempo di conferme come quelle della classe che è rimasta intatta in Muraro che ci regala otto canzoni di ottimo livello. Ma è anche il tempo delle piacevoli sorprese. Mi spiego; il disco vede una formazione piuttosto scarna a far compagnia ad Evasio. La voce della bravissima Nagaila Calori in Solo, che come vedremo sul palco il 16 dicembre diviene parte integrante e sostanziale del progetto musicale di Evasio Muraro, confermando tutte le ragioni che hanno spinto buona parte della critica a considerarla un vero e proprio talento. E poi lo strepitoso Fidel Fogaroli che ha mixato e prodotto il disco e che, nel medesimo set live, ha dimostrato cosa vuol dire essere in grado di “costruire” un vero e proprio suono nel quale confluiscono le parole delle canzoni scritte da Evasio.

Un viaggio iniziato molti anni fa senza che il tempo trascorso sia mai riuscito ad intaccare la bravura e l’ottima capacità di scrittura che da sempre contraddistingue Evasio Muraro nel panorama musicale italiano. Una carriera iniziata in duo come Double Coffee, sbocciata con i Settore Out, una delle band migliori di tutto il vasto mondo del rock indigeno, capace di contrassegnare con due soli album pubblicati negli anni Novanta, specie con il bellissimo Il Rumore delle Idee (un terzo, lo splendido FANTASMI uscirà postumo solo nel 2021), l’approdo ai Flamingo prima ed ai Groovers poi di Michele Anelli.

Nel 2000 il debutto come solista con Passi seguito nel 2002 da Canti di lavoro della Lombardia, lavoro di recupero di brani popolari in collaborazione con l’associazione Il Levante di Melegnano. La produzione in questo periodo di bel due dischi del Coro delle Mondine di Melegnano. Si dedica poi recupero di canzoni della resistenza assieme a Michele Anelli pubblica l’album Festa d’aprile nel 2006 che vede ospite Marino Severini dei Gang.

EvasioMuraro-Non-rientro-Copertina-Fronte

Nel 2007 ecco arrivare Siamo Ribelli. Passano un paio di anni ed insieme a Paolo Montanari, Michele Anelli e Francesco Marchetti pubblica Nome di battaglia: ribelli! – Viva! Canti di lotta e canti di resistenza. Sempre nel 2009 esce Canzoni per Uomini di Latta che riaccende i fari su Muraro come solista, tanto da rinvigorire la sua vena di scrittore portandolo a pubblicare nel 2010 lo splendido O Tutto o l’Amore che viene consacrato fra le uscite migliori dell’anno, avvalendosi anche della collaborazione di Fidel Fogaroli (Verdena), Maurizio Glielmo e Daniele Denti.

Nel 2013 esce Scontro Tempo un album importante nella discografia di Muraro. Da una parte grazie alle canzoni (ne cito qualcuna come Infinito Viaggio, Il Mondo Dimentica, Contiene il Cielo, Puzzo di Fame), dall’altra i musicisti i Gobar con Cristina Gambalonga, Renato Pacchioni e Paolo Ronchetti (che dovrebbe pubblicare il suo primo album solo, si spera a breve). Poi i FaNs ovvero Lorenzo Rota, Fabio “Roots Highway” Cerbone, Cucu e Cesare Bernasconi. Gianni Del Savio voce narrante in Contiene Il Cielo, Michele Anelli e Chris Ekman (The Walkabouts) che producono l’album insieme allo stesso Muraro. E che dire del booklet incluso, un vero gioiellino ad opera di colui che considero uno dei migliori narratori musicali di questo nostro paese, oltre che essere fonte inesauribile di scoperte letterarie, ovvero Marco Denti. Booklet che si fregia delle bellissime immagini catturate da Elena Barusco, Donata Ricci e Michele Casiraghi. Eppure, a dispetto di un disco tanto riuscito la carriera solista di Evasio si ferma, e per avere segnali nuovi bisogna attendere un decennio.

Oggi è tempo di questo Non Rientro, ed è tempo di conferme come quelle della classe che è rimasta intatta in Muraro che ci regala otto canzoni di ottimo livello. Ma è anche il tempo delle piacevoli sorprese. Mi spiego; il disco vede una formazione piuttosto scarna a far compagnia ad Evasio. La voce della bravissima Nagaila Calori in Solo, che come vedremo sul palco il 16 dicembre diviene parte integrante e sostanziale del progetto musicale di Evasio Muraro, confermando tutte le ragioni che hanno spinto buona parte della critica a considerarla un vero e proprio talento. E poi lo strepitoso Fidel Fogaroli che ha mixato e prodotto il disco e che, nel medesimo set live, ha dimostrato cosa vuol dire essere in grado di “costruire” un vero e proprio suono nel quale confluiscono le parole delle canzoni scritte da Evasio.

CALEZNA

Gruppo formato da Roberto Bartoli – contrabbasso, Fabio Mazzini – chitarra acustica ed elettrica, weissenborn e Francesco Merli – chitarra acustica ed elettrica. Arrivano da Imola, a confermare che in quella regione c’è qualcosa di particolare che favorisce la nascita di musicisti decisamente talentuosi e molto, molto interessanti. I nostri cominciano a lavorare assieme un paio di anni fa, in piena pandemia, ed Il risultato di quell’incontro è questo ottimo album intitolato Charming Views, pubblicato nel febbraio 2023, contenente nove brani originali dal sapore intimo e contemplativo che ben testimoniano lo stato d’animo di quei momenti difficili, in cui il far musica assieme aiutava a rimanere vivi e a non perdere la speranza.

Calézna è un gruppo dal sound molto personale: come essi stessi amano raccontare, la loro musica è poliedrica e volutamente crogiuolo di stili diversi, e lo fa affondando le radici nel passato di ciascun componente perché “esplorando le proprie radici si possono incontrare cose molto affascinanti, piccole charming views”.

Il nome del gruppo prende spunto dal termine dialettale romagnolo che indica quella sottile polvere nera residuo del fumo nelle canne fumarie dei camini. Qualcosa che ha a che fare con il pulviscolo, la polvere, il vederci poco chiaro tipico dei momenti di nebulosità esistenziale diffusa, ma l’odore della “calézna” riporta alla memoria anche l’odore delle castagne cotte sulla stufa a legna, ed altre immagini antiche di uno stare insieme semplice ma vero.

Nove canzoni, nessuna sbavatura, ma una cascata di note che seduce l’ascoltatore, fino ad irretirlo. Quello che affascina fin dal primo pezzo, la bellissima Mezzaluna è questo sound che, immediatamente, ti apre lo sguardo su immagini chiare. E queste istantanee sono certamente le atmosfere che si respiravano in un disco che amo ancora adesso moltissimo, ovvero Nashville di Bill Frisell pubblicato nel 1997, ma anche gli aridi ed assolati paesaggi di Paris Texas con la colonna sonora di Ry Cooder. Ma più prosegue l’ascolto e la memoria sembra avere continui sobbalzi, con rimandi continui. E se ho citato la opening track non posso fare a meno di citare l’altrettanto splendida Don’t Lose Hope che suggella un album tanto bello quanto inatteso. Merito da ascrivere anche alla Samaveda Music, questa label che ha prodotto il CD. Sono nati da poco, hanno sede a Castel San Pietro, ma se scelgono il materiale da pubblicare con questa cura e arguzia diventa facile immaginare che avremo altre occasioni per tornare ad occuparci di loro.

Intanto lasciatevi trasportare nel magico mondo dei Calézna. Non ve ne pentirete.

Gruppo formato da Roberto Bartoli – contrabbasso, Fabio Mazzini – chitarra acustica ed elettrica, weissenborn e Francesco Merli – chitarra acustica ed elettrica. Arrivano da Imola, a confermare che in quella regione c’è qualcosa di particolare che favorisce la nascita di musicisti decisamente talentuosi e molto, molto interessanti. I nostri cominciano a lavorare assieme un paio di anni fa, in piena pandemia, ed Il risultato di quell’incontro è questo ottimo album intitolato Charming Views, pubblicato nel febbraio 2023, contenente nove brani originali dal sapore intimo e contemplativo che ben testimoniano lo stato d’animo di quei momenti difficili, in cui il far musica assieme aiutava a rimanere vivi e a non perdere la speranza.

Calézna è un gruppo dal sound molto personale: come essi stessi amano raccontare, la loro musica è poliedrica e volutamente crogiuolo di stili diversi, e lo fa affondando le radici nel passato di ciascun componente perché “esplorando le proprie radici si possono incontrare cose molto affascinanti, piccole charming views”.

Il nome del gruppo prende spunto dal termine dialettale romagnolo che indica quella sottile polvere nera residuo del fumo nelle canne fumarie dei camini. Qualcosa che ha a che fare con il pulviscolo, la polvere, il vederci poco chiaro tipico dei momenti di nebulosità esistenziale diffusa, ma l’odore della “calézna” riporta alla memoria anche l’odore delle castagne cotte sulla stufa a legna, ed altre immagini antiche di uno stare insieme semplice ma vero. 

calezna-charming-views

Nove canzoni, nessuna sbavatura, ma una cascata di note che seduce l’ascoltatore, fino ad irretirlo. Quello che affascina fin dal primo pezzo, la bellissima Mezzaluna è questo sound che, immediatamente, ti apre lo sguardo su immagini chiare. E queste istantanee sono certamente le atmosfere che si respiravano in un disco che amo ancora adesso moltissimo, ovvero Nashville di Bill Frisell pubblicato nel 1997, ma anche gli aridi ed assolati paesaggi di Paris Texas con la colonna sonora di Ry Cooder. Ma più prosegue l’ascolto e la memoria sembra avere continui sobbalzi, con rimandi continui. E se ho citato la opening track non posso fare a meno di citare l’altrettanto splendida Don’t Lose Hope che suggella un album tanto bello quanto inatteso. Merito da ascrivere anche alla Samaveda Music, questa label che ha prodotto il CD. Sono nati da poco, hanno sede a Castel San Pietro, ma se scelgono il materiale da pubblicare con questa cura e arguzia diventa facile immaginare che avremo altre occasioni per tornare ad occuparci di loro.

Intanto lasciatevi trasportare nel magico mondo dei Calézna. Non ve ne pentirete.

THE CROWSROADS

The Crowsroads sono un duo formato dai fratelli Matteo (chitarra e voce) e Andrea Corvaglia (armonica e voce), rispettivamente classe ’94 e ’98, caratterizzato da un uso poliedrico dell’armonica, solide ritmiche di chitarra e intrecci vocali.

Sono on the road da un decennio, sin da quando erano adolescenti, e negli anni hanno aperto concerti per artisti internazionali come Robben Ford, John Popper & Jono Manson, Larry Campbell & Teresa Williams, Steve Forbert, Judith Owen, Stef Burns, Treves Blues Band, Frankie Chavez, Danny Bryant, Gnola Blues Band e si sono esibiti nell’ambito di manifestazioni come Pistoia Blues, Buscadero Day e il M.E.I. di Faenza.

Hanno vinto concorsi dedicati alla musica originale, in particolare il concorso nazionale per musica originale “L’Artista che non c’era” nel 2016. Il loro album più recente, On The Ropes, è uscito nel 2019 ed è stato poi ristampato in versione deluxe nel 2022; è interamente costituito da brani originali e contiene tre collaborazioni internazionali con Sarah Jane Morris, Jono Manson e Frankie Chavez.

Il duo sta attualmente lavorando a un nuovo album di brani originali, intitolato Spaceship ormai pronto per essere pubblicato ed anticipato dal singolo Last Glimpse of You.

Il concerto di Chiari vedrà The Crowsroads presentarsi in trio.

The-Crowsroads-Last-Glimpse-of-You-

THE THREE BLIND MICE

The Three Blind Mice sono una band formatasi a Milano nel 2010, anno della pubblicazione dell’omonimo Ep e della firma con la berlinese Pale Musik.

Berlino diventa la seconda casa per il cantante/chitarrista Manuele Scalia. Create le prime relazioni, la band suona nei principali club della capitale tedesca, aprendo i concerti di Lydia Lunch e Gallon Drunk e stabilendo un rapporto fondamentale con parte della scena alternativa della Berlino-Ovest anni ’80, in particolare con membri di Einsturzende Neubauten, Die Haut, Crime & The City Solution, Jingo de Lunch, Swans. A Berlino, presso gli studi della Funkhaus (dal 1956 al 1990 sede della radio della Repubblica Democratica Tedesca-DDR) registrano due album: Early Morning Scum (2012) registrato da Tom Schwoll (Jingo de Lunch/Die Skeptiker) a cui partecipa il batterista australiano Chris Hughes (Mick Harvey/These Immortal Souls/Hugo Race). The Chosen One (2016) registrato da Tom Schwoll e prodotto da Kristof Hahn (Swans). In questi anni si esibiscono in UK, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Rep. Ceca, Ungheria, Slovenia, Italia. A dicembre del 2021 la band firma un contratto con la svedese Beluga Records. Day’s Getting Dark, il quarto lavoro di studio, viene pubblicato in vinile nel dicembre del 2022.

Il sound dei Three Blind Mice è stato spesso descritto come cinematografico, con rimandi agli Spaghetti Western di Morricone, alle atmosfere stranianti di David Lynch, e al pulp di Quentin Tarantino. Post-punk, garage, musica di frontiera, surf music, alt-country si fondono e delineano la duplice anima della band: quella fredda ed industriale mitteleuropea e quella bruciante e desertica americana. Un viaggio al termine della notte tra i deserti americani, le paludi del sud e i cieli grigi d’Europa. Hanno diviso il palco, in Italia e all’estero con: Lydia Lunch and Gallon Drunk’s Big Sexy Noise, Lydia Lunch Retrovirus, The Jim Jones Revue, The Saints, Hugo Race + Sacri Cuori (ex-Nick Cave & the Bad Seeds), Alexander Hacke and Danielle De Picciotto (Einsturzende Neubauten/Crime & The City Solution), Tex Perkins (Beasts of Bourbon), Kid Congo Powers (ex-Cramps, Gun Club, Nick Cave & the Bad Seeds), Slim Cessna’s Auto Club, James Leg, Phil Shoenfelt, Les Hommes Sauvages ft. Kristof Hahn (Swans), Jarboe (Swans), Movie Star Junkies.

The Three Blind Mice sono una band formatasi a Milano nel 2010, anno della pubblicazione dell’omonimo Ep e della firma con la berlinese Pale Musik. Berlino diventa la seconda casa per il cantante/chitarrista Manuele Scalia. Create le prime relazioni, la band suona nei principali club della capitale tedesca, aprendo i concerti di Lydia Lunch e Gallon Drunk e stabilendo un rapporto fondamentale con parte della scena alternativa della Berlino-Ovest anni ’80, in particolare con membri di Einsturzende Neubauten, Die Haut, Crime & The City Solution, Jingo de Lunch, Swans.

A Berlino, presso gli studi della Funkhaus (dal 1956 al 1990 sede della radio della Repubblica Democratica Tedesca-DDR) registrano due album: Early Morning Scum (2012) registrato da Tom Schwoll (Jingo de Lunch/Die Skeptiker) a cui partecipa il batterista australiano Chris Hughes (Mick Harvey/These Immortal Souls/Hugo Race). The Chosen One (2016) registrato da Tom Schwoll e prodotto da Kristof Hahn (Swans). In questi anni si esibiscono in UK, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Rep. Ceca, Ungheria, Slovenia, Italia. A dicembre del 2021 la band firma un contratto con la svedese Beluga Records. Day’s Getting Dark, il quarto lavoro di studio, viene pubblicato in vinile nel dicembre del 2022.

Il sound dei Three Blind Mice è stato spesso descritto come cinematografico, con rimandi agli Spaghetti Western di Morricone, alle atmosfere stranianti di David Lynch, e al pulp di Quentin Tarantino.

Three_BLind_Mice_Days_Getting_Dark

Post-punk, garage, musica di frontiera, surf music, alt-country si fondono e delineano la duplice anima della band: quella fredda ed industriale mitteleuropea e quella bruciante e desertica americana. Un viaggio al termine della notte tra i deserti americani, le paludi del sud e i cieli grigi d’Europa. Hanno diviso il palco, in Italia e all’estero con: Lydia Lunch and Gallon Drunk’s Big Sexy Noise, Lydia Lunch Retrovirus, The Jim Jones Revue, The Saints, Hugo Race + Sacri Cuori (ex-Nick Cave & the Bad Seeds), Alexander Hacke and Danielle De Picciotto (Einsturzende Neubauten/Crime & The City Solution), Tex Perkins (Beasts of Bourbon), Kid Congo Powers (ex-Cramps, Gun Club, Nick Cave & the Bad Seeds), Slim Cessna’s Auto Club, James Leg, Phil Shoenfelt, Les Hommes Sauvages ft. Kristof Hahn (Swans), Jarboe (Swans), Movie Star Junkies.

che aggiungere.. se anche voi amate la buona musica italiana, la NO MORE BLUE NIGHT del prossimo 16 dicembre è un evento da non perdere!

indicazione stradali: Scuole Primarie, Via Lancini, Chiari